COMUNE DI ROMA
DIPARTIMENTO X° POLITICHE AMBIENTALI
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE EX PONTE FERROVIARIO STAZIONE AURELIA A PARCO LINEARE CICLABILE
1. Inquadramento urbanistico e funzionale
Il Ponte Aurelio rappresenta l’opera d’arte, architettonicamente più rappresentativa in ambito urbano, della dismessa infrastruttura ferroviaria Roma Viterbo.

L’opera infrastrutturale funzionalmente congiunge gli elementi orografici di Monte dei Ciocci con il rilievo orografico a ridosso del Vaticano contenuto dai Bastioni di Michelangelo sulla sottostante Valle Aurelia, che risulta caratterizzata e consolidata da uno sviluppo edilizio, a partire dagli anni 50, definito sulle direttrici stradali di Via Anastasio II°, Via Angelo Emo, e Via di Valle Aurelia.

Il Parco Urbano di Monte dei Ciocci è caratterizzato dalla creIl contesto edilizio urbano, nel quale si propone inserire la riqualificazione funzionale del Ponte Aurelio, ed identificato nel nuovo P.R.G. in fase di adozione da parte del Comune di Roma, come tessuto di espansione otto novecentesco ad isolato, è caratterizzato da edifici a corte di 10 piani ed oltre, con massa volumica imponente, disposti a ridosso della direttrici di traffico urbano che fanno da coronamento al Monte dei Ciocci, destinato dall’Ufficio Roma Capitale a Parco Urbano, come ulteriore propagine del Parco Urbano del Pineto.

Le aree destinate al Parco, si sviluppano a ridosso dei tratti dismessi della Roma Viterbo, ed identificano in un sistema di verde urbano, che inizia a Santa Maria della Pietà, ed articolandosi tra i quartieri di Monte Mario, Balduina, Aurelio e Trionfale si ricollega alla Stazione Roma S. Pietro.azione di una pista ciclabile che corre sui tratti dismessi della rete ferroviaria urbana, e che dovrebbe culminare con un passaggio aereo belvedere da realizzarsi adeguando il non più utilizzato ponte ferroviario.

Il progetto di riqualificazione funzionale del Ponte Aurelio si identifica contestualmente anche nel miglioramento della risorsa ambientale dell’area su cui tale manufatto insiste, attraverso molteplici attività quali la bonifica, la ristrutturazione e il potenziamento delle strutture murarie di contenimento dell’orografia presente, il miglioramento vegetazionale ed arboreo dei siti, necessario alla risistemazione delle scarpate e quindi alla loro fruibilità pedonale e ciclabile.

La ristrutturazione funzionale e strutturale del ponte si riconosce parimenti attraverso l’adozione di elementi di carpenteria metallica necessari per l’allargamento dell’impalcato e la creazione successiva di un “parco lineare” attrezzato e ciclabile, collegato da una serie di percorsi, che partendo dalle pendici dei rilievi adiacenti, creeranno le interconnessioni con la viabilità ordinaria.

La fase di riqualificazione funzionale del manufatto ferroviario cosi denominato “Parco lineare”, prevede parimenti la creazione di uno slargo belvedere come pure di un elemento strutturale sopraelevato anch’esso con funzione di belvedere.

La stessa tipologia di riqualificazione dell’infrastruttura ferroviaria a “Parco Lineare Ciclabile”, potrebbe riproporsi anche per l’analogo ponte a pile che sorge all’inizio di Valle Aurelia a ridosso dell’Università Cattolica e l’orografia a ridosso di Via Damiano Chiesa e Via Luigi Gherzi.
2. L’architettura high tec del ponte

Il concetto di riqualificazione funzionale del ponte a “Parco lineare”, parte dal presupposto che le dimensioni attuali di 4,00 metri dell’impalcato ferroviario, debbano essere ampliate onde permettere una maggiore fruibilità pedonale e ciclabile, dotando l’infrastruttura anche di piazzale belvedere, e di giardino pensile con pergolato protettivo per l’estate, inteso come luogo di svago, e di socializzazione ad alto contenuto scenografico.

La caratteristica architettonica delle strutture statiche di adeguamento funzionale del manufatto, sono identificate con un intervento di concezione Hig-tec, realizzato in profili in acciaio con funzione di coronamento alle strutture murarie delle pile, realizzate in mattoni.
Il sistema architettonico strutturale proposto, si manifesta tramite l’adozione di una doppia travatura reticolare tridimensionale di travi in ferro a sezione tubolare che corre lungo l’impalcato del ponte ed interconnessa con questo, tramite un sistema di cerniere poste esternamente e cravatte di irrigidimento poste sulle reni degli archi, atto a contenere e ridistribuire le spinte del sistema strutturale superiore delle sponde e dell’impalcato pedonale.

Sopra le suddette cerniere, posizionate sui nodi della travatura reticolare, sono montate, con passo costante, una serie di costolature sagomate, a sezione variabile curva e provviste di aperture di alleggerimento, tra le quali, sempre con un sistema di travi di sezione a T ed a C, viene tessuto un impalcato realizzato con un grigliato di tipo Keller atto ad ospitare una pavimentazione galleggiante per la pedonalizzazione e la realizzazione delle vasche a prato.

Le costolature sono superiormente tra loro collegate da un sistema di tiranti, ai quali è demandata oltre che la funzione di collegamento e di equilibrio del sistema, anche una funzione ornamentale di pergolato
Il sistema strutturale prevede ancora, ove sono previsti gli slarghi, una rotazione verso l’esterno delle costolature di grande effetto scenico.

Il sistema architettonico proposto, a forte valenza strutturale, permette, tramite gli interventi di collegamento tra le strutture murarie del ponte e quelle di ampliamento dell’impalcato in ferro, di non interferire sull’equilibrio del sistema statico del ponte medesimo.

Roma, 15 Luglio 2004
Il Progettista
Arch. Umberto Stegher